In un nuovo colpo contro la provincia di Foggia, la Regione Puglia, tramite una delibera di Giunta firmata da Raffaele Piemontese, ha ridotto il budget per Casa Sollievo della Sofferenza da 13,4 a 7,4 milioni di euro, spostando 6 milioni di euro verso gli enti ecclesiastici “Miulli” e “Panico” a Bari. Questo “scippo” accentua la situazione di liste d’attesa e mobilità passiva nella provincia.
Dinamiche della Riassegnazione. Il residuo di 6 milioni di euro, non utilizzato da Casa Sollievo, è stato assegnato agli enti ecclesiastici “Miulli” e “Panico” di Bari, tagliando fuori altre strutture sanitarie della provincia di Foggia. Questa riassegnazione è basata su un verbale di novembre che indicava l’incapacità di Casa Sollievo di utilizzare tutte le risorse assegnate.
Conseguenze sull’Autonomia Differenziata. L’azione della Regione, che sposta ingenti risorse dalla provincia, si scontra con la battaglia del governatore Michele Emiliano contro l’autonomia differenziata, temendo la penalizzazione della sanità pugliese. Questa redistribuzione di fondi rischia di ampliare il divario nella qualità delle prestazioni e nell’accesso alle cure, già problematico nella regione.
Aumento delle Liste d’Attesa e Mobilità Passiva. La provincia di Foggia, con l’ennesimo colpo alle risorse sanitarie, subisce un aumento delle liste d’attesa e della mobilità passiva. I cittadini foggiani sono costretti a cercare cure fuori dalla regione, contribuendo a un saldo negativo di 131 milioni di euro nella mobilità sanitaria regionale nel 2021.
Critiche e Prospettive Future. Le decisioni della Regione sono fortemente criticate, poiché privano la provincia di risorse necessarie per migliorare la situazione delle liste d’attesa. Questo spostamento di fondi solleva preoccupazioni sul futuro della sanità in Capitanata, aggravando l’eventuale attuazione dell’Autonomia Differenziata e accentuando le disparità tra Nord e Sud dell’Italia.